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 Distacchi illusori

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Nel triste momento del distacco tra chi trapassa il confine della vita e chi resta accade qualcosa che l'uomo non è ancora capace di sentire come propria realtà: le distanze si cancellano totalmente e avviene il ricongiungimento. Questa riunione tra due anime contempla istantaneamente anche il ricongiungimento col Tutto, ma questo è un argomento da trattare assolo e in circostanze diverse. E' sbagliato dire che solo quando tutt'e due le anime sono risalite in Cielo possono dichiararsi riunite e ricongiunte; esse infatti lo erano anche quando vivevano entrambi sulla Terra, ma in quel caso c'è il blocco della materialità e della razionalità che funge spesso da freno inibitorio per quanto riguarda i legami spirituali infiniti. Due anime legate non sono diverse da miliardi di anime legate tra loro; ecco perchè si dice "nel grande come nel piccolo".
Quando ad esempio due Anime Gemelle si riuniscono spiritualmente, esse si riuniscono spiritualmente anche a tutte le anime dell'universo. Perchè tutte le anime dell'universo sono un'unica Anima. Noi stiamo vivendo contemporaneamente nella Vita Terrena e in quella Spirituale.
Non è la stessa cosa, noi vivamo contemporaneamente due vite e forse di più.
 Perchè chi è sulla Terra vive di emozioni, amore e sentimenti e questo fa parte del mondo dello Spirito. Mentre chi muore vive la stessa cosa al contrario, ma vive anch'esso più realtà.
Il distacco, la ferita più grande nel momento del trapasso lacera il cuore perchè sappiamo che non vedremo più quella persona. Già dal primissimo istante arriva il dolore eppure quel corpo è ancora lì, davanti a noi. Allora perchè ci manca? Cos'è che ci manca? Ci manca il corpo spirituale, l'anima di quella persona. Ci manca vedere e sentire in termini terreni e materali. Ci manca il suo sorriso, la sua voce, le sue carezze. Ci manca quello che ci fa amare una persona. Perchè in realtà quella persona non era quel corpo, ma l'anima che lo ha appena lasciato. E dobbiamo imparare a percepirla, quell'anima. A sentire che è lei "la vita" e non quella che credevamo fosse la sua vita. Lei stessa è la vita. E come tale si trasforma e come tale vive ancora; non si può uccidere la vita! Adesso ci viene da chiederci dov'è che possiamo cercare, percepire ancora quella persona; Ci sentiamo così distanti da credere che la barriera di spazio-tempo sia infinita. Ci sentiamo impossibilitati a capire che la morte cancella ogni distanza, perchè se siamo anima, l'anima è ovunque. L'unica barriera è di chi resta, la sua fede o la sua avversità, le sue percezioni, la sua sensibilità.  Altre non ce ne sono. Le distanze tra il terreno e lo spirituale non esistono.
 E' come una strada che inizia
 e finisce allo stesso punto. L'unica distanza possibile è tra l'Essere e il suo cuore.

© ··.··.Soulmates.··.···.

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Non solo l'essere umano e tutto ciò che fa parte dell'universo cammina continuamente verso la propria evoluzione, ma anche l'anima.
Anche l'anima cresce e si evolve, giorno dopo giorno, vita dopo vita.
Perchè il vivere, che non appartiene solo alla materialità dell'esistenza ma soprattutto oltre, è di per sè un andare verso cambiamenti che si susseguono ininterrottamente per raggiungere sempre nuove conquiste, nuovi orizzonti, ma mai verso un traguardo finale, perchè la vita non ha fine.
Ogni essere avrà sulla terra un ricordo interiore e non focalizzato della sua stessa anima e questo illusorio distaccamento da sè stessi equivale alla ricerca della propria Anima Gemella come necessità di completezza.
Per cui quando si parla di Anime Gemelle parliamo di esseri incarnati che durante i primi anni di vita dimenticano la loro vera natura, ma che ciò nonostante vivranno in un eterno cercarsi.
La vita nasce dall'opposizione di due estremità legate dallo stesso filo. Queste estremità sono distanti ma mai nessuno potrà dividerle.
Le Anime Gemelle sono quindi le due estremità distanti legate dall'invisibile filo dell'Amore cosmico.
© ··.··.Soulmates.··.···.

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La nostra realtà è una realtà che manca di profondità; può anche essere reale ma non è integra, e per questo è comunque illusoria. Noi veniamo al mondo facenti parte di un Tutto Cosmico,
 ma quando sopraggiunge l'Ego nasce l'Io" e dimentichiamo il "Sè".
Diventiamo uomini parlando di noi dicendo "Io mi chiamo così, Io ho fatto questo, Io credo in quello...".
Sbagliamo.
L'"Io" non esiste, sono solo gli occhi ancora chiusi che non vedono completamente, perchè in realtà noi siamo "Due" e siamo il Tutto,
tutti insieme ed uno per uno.
Siamo sempre e comunque il Tutto.
Io che sto parlando sono te che stai ascoltando.
Tu sei me.
Crediamo di essere divisi ma non è così.
Non dovremmo mai nella vita dimenticare il "Sè Superiore", dovremmo sempre parlare di noi al plurale, in segno di unione eterna.
La storia di Adamo ed Eva racchiude e spiega la simbologia di questa eterna e sacra Unione, il "Matrimonio Cosmico".
La separazione tra le due anime preclude la conoscenza del male e del bene, ovvero la possibilità di sentire addosso e dentro di noi le cose di cui siamo fatti, la possibilità di incarnare i sentimenti e vivere le emozioni sulla propria pelle
 anzichè "essere quelle emozioni".
La conoscenza infatti è necessaria per la propria evoluzione ma chiede anche sacrificio.
Sbagliando s'impara.
Il dono della vita Terrena è uno specchio per l'anima che avrà temporaneamente dimenticato di far parte del Tutto, ma ancor più fortemente avrà dimenticato di avere un altro "Sè" che vive insieme a lei costantemente, ovunque si trovino "entrambi".
Sono queste le priorità dell'evoluzione, man mano che andiamo avanti, man mano che ci incarniamo nuovamente siamo chiamati a ricongiungerci al Tutto e alla nostra parte mancante, l'Anima Gemella, e questi sono processi che hanno uno specchio esteriore ma che si vivono assolutamente nel profondo di ogni anima che si credeva separata.

© ··.··.Soulmates.··.···.

 

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